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Considerata la “nave più sicura del mondo”, tanto da essere battezzata Titanic, in onore delle potentissime divinità greche, affondò durante la prima traversata.
Inoltre mancavano adeguati compartimenti stagni ed il personale non era stato addestrato per gestire una possibile emergenza. Non aveva un sistema di altoparlanti interni e segnalazioni d’allarme per avvisare i passeggeri in caso di pericolo.
La cosa più assurda fu, che molte scialuppe non furono inserite perché avrebbero “rovinato l’aspetto della nave”. La convinzione dei costruttori era che non sarebbero servite, dato che sulla nave, oltre ai ricchi signori, viaggiavano anche molti emigranti. Probabilmente non era previsto nessun “optional” per loro.
Verso la fine del 1908 iniziarono i lavori di costruzione nel più grande cantiere navale di Belfast l’Harland & Wolff e furono completati a tempo di record.
Lussuosamente arredata, con saloni che ricordavano le antiche dimore patrizie, colonne dorate, pannelli di legno pregiato, la nave era dotata di una piscina coperta, una palestra, un bagno turco, salotti di svago, bar,ovviamente a disposizione solo dei passeggeri di prima classe. Per gli emigranti irlandesi, fiduciosi in una nuova vita c’era solo la terza classe, costretti in anguste cabine.
Con le macchine spinte al massimo, nel tentativo di attraversare l’Atlantico in tempi record, per alcuni giorni la navigazione fu molto veloce e regolare. Il 14 aprile, la stazione radio di bordo ricevette parecchie segnalazioni circa la presenza di iceberg lungo la rotta del Titanic. La navigazione procedeva tranquillamente, il mare era calmo, il cielo limpido e stellato, mancava la luna, ma la visibilità era ottima.
Le vedette, che non erano dotate di adeguati cannocchiali, alle 23.40 avvistarono ad occhio nudo un enorme iceberg e lanciarono l’allarme.L’ufficiale di guardia, William Murdoch, immediatamente ordinò l’indietro tutta e una virata, ma la velocità della nave, circa 22 nodi, e l’ostacolo troppo vicino resero impossibile la manovra.
Il risultato ottenuto fu che il Titanic urtò la massa di ghiaccio riportando uno squarcio lungo il fianco di circa novanta metri.
La nave era dotata di sedici compartimenti stagni. Avrebbe potuto continuare a navigare con quattro compartimenti allagati, ma l’iceberg aveva squarciato la carena e sei compartimenti stagni.
La cosa non era stata prevista dai progettisti.
Alle 00.15 il Carphatia ricevette l’SOS, era a quattro ore di navigazione dal Titanic ed era la nave più vicina. Iniziò la lenta agonia della “nave più sicura del mondo”. Il Titanic imbarcava sempre più acqua nei compartimenti di prua, inclinandosi in avanti.
La nave si inclinava sempre di più, le luci si spensero improvvisamente poco prima che lo scafo si spezzasse in due tronconi. La prua, più pesante, si inabissò subito e poco dopo toccò alla poppa, che prima tornò al suo posto, poi in un ultimo impeto possente si innalzò verticalmente per poi affondare nel buio dell’oceano.
La temperatura della acqua era tra lo 0° e i 2° C.
Le persone che affondarono con la nave o furono trascinate dal risucchio, morirono subito, chi indossava i giubbotti di salvataggio e riuscì a stare a galla morì per ipotermia.
Il Carpathia arrivò alle 4.00. Tutto era calmo, il mare disseminato di corpi, le scialuppe con i 705 superstiti.
Il Titanic morì insieme a 1518 persone.
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