MITOLOGIA NORDICA
Thor, figlio di Odino e di Jord o Jorth dea della terra, una jotun accettata tra gli Asi, era il più forte di tutti gli dei.
Dio del tuono, del fulmine e della tempesta, Thor rappresenta teologicamente il dio e l’uomo che possiede, o che è identificato, con l’”arma” divina, la “virtù”, ossia la “vista” del principio cosmico (il Martello di Thor, comparato al Vajra vedico-tibetano).
Thor era molto amato dagli scandinavi, probabilmente più di Odino stesso, tanto che i Vichinghi si definivano Popolo di Thor.
Questa divinità possedeva un martello magico, Mjolnir, che riduceva in pezzi tutto ciò che colpiva.
Indossava anche un guanto di ferro e una cintura magica, che gli permetteva di raddoppiare la sua già imponente forza.
Ad Asgard, Thor era gentile e mite. Era molto orgoglioso dei suoi due figli, Magni e Modi, forti quasi quanto lui. Adorava la moglie Sif dai capelli d’oro. Amava dare grandi feste nel suo gigantesco palazzo che contava ben cinquecentoquaranta stanze.
Accanto ai fuochi i suoi ospiti si rimpinzavano di cibi e bevande. Lo stesso Thor riusciva a divorare un bue arrosto intero oltre a un paio di salmoni, innaffiando il tutto con barilotti di dolce idromele.
Tanto era mite e dolce nella sua casa, tanto era irascibile al solo sentire nominare jotun e troll. Ogni volta che veniva a sapere che qualcuno di loro era uscito da Jotunheim, il regno circondato dal ghiaccio, andava su tutte le furie.
Accorreva allora prontamente per combatterli sopra il suo carro tirato da due caproni selvaggi sempre intenti ad arrotare i denti. Lampi scoccavano da sotto i loro zoccoli mentre le ruote del carro tuonavano sopra le nuvole plumbee.
Thor lanciava allora il suo martello da lontano e quello, rimbombando attraverso l’aria, finiva dritto a spaccare la testi di qualche jotun. Poi volava nuovamente in mano a Thor, pronto per essere lanciato ancora. Era rovente ma Thor riusciva ad afferrarlo con il suo guanto di ferro.
La mitologia nordica è ricca di racconti sulle gesta di Thor e sulla sua perenne lotta contro gli Jotun.
Gli Asi dipendevano molto da Thor. Non dovevano fare altro che chiamarlo e lui accorreva, indipendentemente da quanto fosse lontano.
Nel corso del Ragnarok, Thor ucciderà e sarà ucciso da Jormungandr il serpente di Midgard (la Terra).
Thor ucciderà il serpente e, ammorbato dal suo soffio velenoso, farà solo nove passi prima di cadere a sua volta a terra morto, quasi a voler simboleggiare l’eterna lotta fra il bene e il male.
La creazione:gli dei
In quel tempo nulla esisteva, non il sole splendente, non la luna, le stelle e la terra sulla quale camminare.
La creazione:l’uomo
Gli Asi erano molto compiaciuti del mondo che avevano creato, ma sentivano che ancora mancava qualcosa in questa meraviglia: l’uomo.
Asgard
Sorgeva in cima al ponte arcobaleno e splendeva più del sole, la recinzione che lo circondava era stata costruita con pali d’oro e doghe d’argento.
Yggdrasil
Al centro della terra vi era un’enorme frassino :Yggdrasil e sinché fosse rimasto in piedi il mondo degli Asi sarebbe esistito.
Thor
Figlio di Odino e di Jord o Jorth dea della terra, una jotun accettata tra gli Asi, era il più forte di tutti gli dei.
Heimdall
Heimdall, figlio di Odino e guardiano degli Asi, fu generato da nove sorelle jotun ed avendo tante madri non poteva che essere bellissimo
Loky
In gioventù, ancor prima di appendersi all’albero di Yggdrasil e bere alla Fonte della Saggezza, Odino conobbe uno jotun di nome Loki.
Le mele di Idunn
Sposa del dio della poesia Bragi, a Idunn è attribuito il possesso dei frutti miracolosi dei quali gli dei si nutrono per mantenersi immortali senza invecchiare.
Odino
Un saggio viandante, il volto nascosto da un cappello dalla larga tesa, un mantello blu intessuto di stelle a coprire il possente torace, andava in giro per la terra mettendo alla prova l’ospitalità della gente.
– La Fonte della Saggezza
– Fu grazie ad uno jotun che Odino poté bere alla fonte della Saggezza che sgorgava da Yggdrasil
Valhalla E Valchirie
Le Valchirie avevano il compito di portare gli eroi morti combattendo nel Valhalla, uno dei palazzi di Asgard, residenza dei morti in battaglia.
Fenrir e il crepuscolo degli dei
Il lupo Fenrir era figlio di Loki (uno jotun fratello di sangue di Odino) e Angrbodhra (Presagio del Male) che avevano generato anche altri due figli Jormungandr (il serpente) e Hel (Colei che nasconde)
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