ARCHEOLOGIA

Tesoro della regina guerriera

Alla metà dell’800 Auguste Mariette ritrovò il favoloso tesoro di Ahhotep, la regina guerriera; nonna del faraone Amenothep I, era una regina combattiva e molto importante. La sua tomba ne è la conferma: corone, pettorali, monili e onorificenze di ogni tipo.

Durante la primavera del 1857 Mariette è sulle tracce della tomba di Kamose. Sà di essere sulla pista giusta, ma quello che va scoprendo giorno dopo giorno lo lascia perplesso.

Tutto fa pensare ad una camera funeraria povera, non di certo legata al fasto di un personaggio reale, infatti dopo aver abbattuto una parete, ecco apparire un sarcofago. Senz’ombra di dubbi è quello del faraone Kamose. Tuttavia non è dorato, non ha attributi regali e la mummia è mal conservata, quasi come se l’imbalsamazione fosse stata fatta frettolosamente e in modo talmente imperfetto che appena toccata, la mummia si dissolve in polvere.

Nel sarcofago Mariette scopre vari gioielli e un bellissimo pugnale, ciò fa presupporre che nei pressi debbano esserci anche le tombe di altri familiari.

Due anni dopo, infatti, Mariette trova nel sito Dra Abu’l Naga, a ovest di Tebe, la camera funeraria di Ahhotep.
Nel sarcofago oltre alla mummia un autentico tesoro. Alcuni oggetti recano inciso il nome di Kamose, ma sulla maggior parte è inciso il cartiglio di Ahmose, doni fatti dal faraone alla madre.

Tra i tanti gioielli, un bracciale d’oro formato da due mezzi cilindri ornati con lapislazzuli, una collana in oro e argento con pietre dure, oggetti vari decorati con turchesi e pietre semipreziose, oggetti simbolici in oro, e grosse mosche in oro (onorificenze militari).

Ahhotep il cui nome significa “possa la luna essere soddisfatta” è figlia di Tetisheri, una delle prime regine provenienti da una famiglia borghese; una donna forte, combattiva sempre al fianco del marito Seqenenra Ta’o II.

Purtroppo un’incomprensione tra Mariette e il governatore della provincia tebana, probabilmente sulle procedure per mettere al sicuro il tesoro e spedirlo a il Cairo, fa circolare la voce tra i contadini che nel luogo sotto i loro piedi esistono ancora tombe piene di ricchissimi tesori. Così, molti di loro, non esitano a scavare alla cieca danneggiando irreparabilmente tombe e reperti, scovando oggetti preziosi che rivendono a mercanti senza scrupoli.

Mariette inizia così una vera e propria lotta contro i saccheggi ed è grazie all’archeologo francese se in Egitto vengono emanate leggi severe contro chi deturpa o ruba le vestigia di questo splendido passato.

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