Mitologia

MITOLOGIA FENICIA

BAAL

Baal

Baal è considerata la figura centrale del mondo religioso dell’antica Ugarit *

Baal dio della tempesta, del controllo della fertilità e della fecondità, è una delle principali divinità della mitologia fenicia.

Secondo il mito fenicio, la sua residenza era sul monte Casio.

Probabilmente questa scelta, come sede del dio, deriva dal fatto che è la più alta della Siria, inoltre è considerata anche il luogo d’incontro delle acque del firmamento superiore con quelle del firmamento inferiore.

Questa struttura viene ripresa nel Giardino dell’Eden ebraico, delimitato e bagnato dai fiumi Pihon e Gihon.

Altri luoghi sono stati dichiarati sede del Dio Baal. Tra i più conosciuti Sheizar e Sapan, località nella quale Baal si fermò dopo la vittoriosa battaglia con Mot.

La prima parte del ciclo mitologico di Baal purtroppo non ci è pervenuta, poiché i pezzi delle tavole d’argilla sono andati persi.
El

Il testo restaurato racconta della decisione del sommo dio El, di lasciare il trono divino al figlio prediletto Yam, dio degli abissi marini.

Baal si oppose, e per questo fu imprigionato da Yam nel suo palazzo; in suo aiuto giunge il dio Kothar, che lo liberò. Baal affrontò il dio marino, e con l’aiuto delle sorella e moglie Anat, stordì e addormentò Yam, relegandolo così negli abissi oceanici.

Baal, eletto re degli dei, richiese la costruzione sul monte Saphon (Jebel Aqra) di un grande palazzo degno della sua grandezza.

Terminato il maestoso palazzo, Baal diede una festa alla quale furono invitati tutti gli dei.

L’ unico che si rifiutò di partecipare, fu Mot, signore della morte e degli inferi, che non volle riconoscere la regalità di Baal.

Quest’ultimo si recò negli inferi per sfidare il fratello ribelle, ma fu sconfitto e imprigionato. La sua scomparsa provocò l’assenza della pioggia e di conseguenza una forte siccità.

Questa statuetta in bronzo da un sito in Libano,intorno al 1400-1200 A.C.potrebbe rappresentare la dea Anat o Astarte

Gli uomini persero fede negli dei, così Anat, e Shapash, dea del sole, partirono in cerca di Baal.

Anat discese negli inferi, affrontò e sconfisse Mot.

Baal finalmente libero affrontò nuovamente Mot, tuttavia i due dei si equivalevano in potenza e nessuno vinse l’epica battaglia. Infine, Mot riconobbe il dominio di Baal sulla Terra facendolo uscire dagli Inferi.

Baal diventò così il indiscusso degli dei.

A volte Baal era paragonato a Marduk o al dio El e poiché più di un dio portava il titolo di “Ba‘al” e più di una dea quello di “Ba‘alat” o “Ba‘alah”.

Solo il contesto di uno scritto o iscrizione può indicare con esattezza di quale “Signore” Ba‘al o “Signora” Ba‘alat, si parli.

Per esempio Ba’al Ammone era il dio supremo dei Cartaginesi ed è generalmente identificato, dagli studiosi moderni, sia con il dio semitico del nord-ovest El, sia con Dagon.

Nonostante i suoi attributi magniloquenti, Baal-Ammon (parte della triade cartaginese con Tanit ed Eshmun) non era la divinità più importante di Cartagine.

Infatti, intorno al VI secolo a.C. iniziò a prendere spazio e maggiore popolarità il culto di Tanit, dea della Luna, delle messi e della buona fortuna.

I Fenici portano il culto di Baal in tutto il Mediterraneo, il dio, con Astarte l’equivalente della greca Afrodite, furono gli Dei della fertilità.

Baal, divenuto ora Dio del Sole, fu adorato in quanto, secondo le indicazioni dei sacerdoti fenici. Era responsabile delle siccità, delle malattie e di altre calamità, particolarmente legate ai raccolti e all’allevamento del bestiame.

Data l’importanza dei compiti di Baal, in tempi di sventura non era raro che scoppiassero frenesie religiose particolarmente efferate, in cui sacrifici umani, soprattutto di bambini, fossero offerti al grande dio Moloch, nome fenicio di Baal.

Nella mitologia greca Baal era associato a Crono, Saturno dai Romani.

Baalbek, nel Libano, deve probabilmente il suo nome al tempio dedicato alla divinità di cui restano imponenti vestigia.

Baal, come molte altre divinità antiche, fu assimilato come demonio nella religione cristiana.

Il culto di Baal giunse anche in Egitto che fu associato al sacro toro che simboleggiava forza e fertilità. Fu durante la XVIII dinastia del Nuovo Regno che il culto di Baal fu formalmente riconosciuto.

Tuttavia, la sua presenza come divinità popolare doveva essere precedente e, in maniera ufficiale provvisoria.

E’ possibile che essa abbia fatto la sua comparsa nelle terre dei faraoni durante il dominio straniero dei semitici Hyksos.

La similitudine tra il mito di Osiride e quello di Baal probabilmente contribuì all’accettazione di Baal come Dio nel pantheon egizio.

Ulteriori somiglianze, poiché Dio delle Tempeste, possono essere trovate con le divinità egizie Seth e Montu.

*Ugarit, attuale Ras Shamra si trova a nord di Latakia in Siria, e al pari di Ur ed Eridu, è considerata una delle più antiche città del mondo.

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