STREGONERIA
C’era una volta…
… tutte le fiabe iniziano così, ma quello che sto per raccontarvi non è solo frutto della fantasia e della immaginazione popolare. Il fatto che riporto fra breve si basa su una testimonianza.
Siamo a Pino d’Asti e, come in tutti i paesi del Monferrato, anche qui erano presenti quelle strane creature, a volte innocue e bizzarre, a volte dispettose.
Il termine “masca” è molto antico e forse significa “anima di morto”. Si parlava di donne che avevano fatto un patto con il diavolo ed erano in grado di compiere una metamorfosi trasformandosi in un gatto nero, in una mosca, in un cavallo…
A Pino si trovano ancora alcune croci, fatte edificare per scacciarne la presenza , dove si presumeva avvenissero i loro inquietanti convegni durante la notte.
La maestra, ultima masca
“sbarüvte nen…”
così iniziò la serata di mia nonna quando sua mamma la mandò di notte a far compagnia alla maestra.
Proprio queste parole rimasero impresse alla piccola quando vide delle fiammelle di fuoco vagare nella camera da letto. La maestra le disse che era un modo di comunicare con una sua parente di Torino. Mia nonna infatti non ebbe più paura…
La maestra Conteri era una masca “buona” non ha mai fatto del male a nessuno neanche i lanci di pietre che, ‘piombavano’ puntualmente sul marito quando tardava dopo una “ciuca”, facevano del male!
Era anche la levatrice del paese, una responsabilità di vita o di morte per quei bambini nati deformi, difficile da accettare ora, ma del tutto naturale in quel periodo di fame e di stenti anche per le persone sane.
Tutti si rivolgevano a lei per guarire da tutti i generi di mali: il medico era lontano e costava, lei curava con le erbe senza volere nulla in cambio.
Non era nativa di Pino d’Asti , nessuno ricorda il paese d’origine. E’ stata sepolta nel cimitero del paese. e, come ricordava mia nonna, quante sofferenze per morire!
Adriana Savarino