TORINO MAGICA

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L’acqua è fonte mistica di vita, potenza ed elemento primordiale della creazione. Nell’antichità il Po, l’acqua sacra di Torino, unitamente a quella della Dora, formava svariate anse.

Sulle sponde di una di queste si formò un primo nucleo abitato presso il quale, all’approssimarsi dei solstizi i sacerdoti Celti delle vicine regioni, vi si riunivano per celebrare rituali solenni estivi ed invernali.

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L’elemento acqua esprimeva il suo valore sia da un punto di vista vitale, che spirituale, inoltre la posizione geografica alla confluenza dei due fiumi rappresenta la sacralità. Il Po è il Sole, quindi la parte maschile, mentre la Dora è la luna, la parte femminile. Uniti formano una sorta di anello protettivo intorno alla città.

Confluenza Po e Dora
Inoltre la confluenza di questi due fiumi a forma di Y, determina nel simbolismo, il bivio, la scelta.

La strada di destra è diretta verso il cielo, quella di sinistra agli inferi.
Il momento cruciale in cui l’iniziato deve decidere il proprio percorso individuale e solo dopo averlo compiuto  potrà fruire dell’aiuto del cielo.
Troviamo l’antico nome del Po, Eridano nei racconti su Aralio e Beloch, re di Babilonia, i quali narrano i viaggi in Italia di Fetonte, detto anche Eridano.

La tradizione vuole che Eridano, per alcuni proveniente dalla Grecia, per altri dall‘Egitto, avrebbe fondato con l’aiuto del figlio Genuino o Ligurio alcune colonie in Italia e soprattutto avrebbe dato origine alla città di Torino.

Secondo un discorso mitologico e astronomico il nome Eridano deriva dal Al – Nahr, antica parola araba.

Da Akher – al Nahr, la foce del fiume, deriva Achenar, una stella che già figurava nel catalogo di Tolomeo, nonostante che ad Alessandria d’Egitto, non fosse visibile, a causa della processione degli equinozi, che tende a farla salire verso nord.

Si tratta di un lungo fiume di stelle che si estende da Orione fino all’Idra Maschio, la cui sorgente è sotto la costellazione del Toro.

Secondo Esiodo, l’Eridano è il fiume “dai profondi vortici, che scorre nell’estremo nord, ai confini del mondo dove abita la schiatta degli Iperborei valenti a cavallo, che la Terra nutrice dai molti pascoli aveva generato molto numerosi, lungi presso le correnti precipitose dell’Eridano dal letto profondo”

Una città che lega a sé i valori ultraterreni nei monti che la circondano, sede degli dei, e nell’acqua che la lambisce, simbolo della memoria e della percezione.

Si evince, inoltre, il legame sempre più forte con la cultura dell’Antico Egitto, dove il Nilo era il fiume sacro, fonte di vita tanto importante da essere associato alla sacralità

I triangoli magici
Torino si trova al vertice di due triangoli geografici:quello di magia bianca che la unisce a Praga e a Lione quello di magia nera che la collega a Londra e a San Francisco.

Porte e Obelischi
L’antico tracciato romano di Torino apriva le quattro porte d’accesso sui quattro punti cardinali.

L’elemento acqua
La posizione geografica di Torino, posta alla confluenza del Po e della Dora, rappresentavano la sacrilità. I due fiumi esprimevano il loro valore vitale e spirituale

Le grotte alchemiche
Secondo gli studiosi di esoterismo, il Tempio Segreto e le Grotte Alchemiche esisterebbero ancora oggi e ingressi e passaggi ben nascosti ne consentirebbero tutt’ora l’accesso.

Il Portone del Diavolo
Palazzo Trucchi di Levaldigi, da sempre associato a tradizioni diaboliche, è una costruzione imponente fatta erigere nel 1673 su disegni di Amedeo di Castellamonti.

Palazzo Madama
Le mura, che hanno sempre avuto significati simbolici profondi, assunsero l’immagine di potere protettivo femminile che racchiude dentro di sé il centro della vita dell’agglomerato urbano

I misteriosi occhi di Via Lascaris
Percorrendo Via Lascaris ai più attenti non sfuggiranno i curiosi occhi dal taglio quasi maligno che si aprono ai piedi di un palazzo antica sede di una Loggia Massonica.

La Fontana del Frejus: entrata per l’inferno
E’ indicata dagli esoteristi come il cuore nero della città per due motivi: si trova ad occidente e quindi in posizione infausta e perché vi era la “vallis occisorum”luogo di uccisione e di sepoltura

La Fontana Angelica
In chiave esoterica la scelta di spostare la fontana Angelica dove si trova oggi fu errata, dato che con questa nuova collocazione perse l’orientamento verso est.

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