CITTA’ E SITI ARCHEOLOGICI
Il Cairo (arabo Al-Qahirah), capitale dell’Egitto e capoluogo del governatorato omonimo, sorge sulla riva destra del Nilo poco a sud del punto in cui il fiume si divide nei due rami di Rosetta e Damietta, che ne caratterizzano il delta.
L’intenso processo di urbanizzazione degli ultimi decenni ha dilatato i confini della città, che ormai si inoltra con i suoi popolosi sobborghi nel territorio desertico e sulle pendici del monte Muqattam.
Principale polo industriale dell’Egitto, Il Cairo è sede di impianti siderurgici, tessili, chimici e di industrie automobilistiche. Servita da quattro aeroporti, la città è il cuore politico, amministrativo e commerciale della nazione. Principale nodo delle comunicazioni stradali, ferroviarie e fluviali del paese nonché importante centro di turismo.
Il Cairo è il maggiore centro politico e culturale dell’Islam, la più grande metropoli del mondo arabo e dell’intero continente africano.
Urbanistica e luoghi di interesse
La città odierna si estende per la maggior parte sulla riva destra del Nilo e comprende anche le isole di al-Gezira e di al-Roda. L’agglomerato urbano, in continua espansione, occupa tutto il governatorato di Al-Qahira e racchiude, tra le altre, le città di Giza, Eliopoli e Imbaba.
Il Cairo ha conservato numerose e preziosissime testimonianze del passato. Le più famose e le più antiche di queste sono le piramidi e la Sfinge che sorgono a ovest del Cairo. Poco oltre sorge l’altrettanto celebre area archeologica di Saqqara che include la parte di maggior interesse della necropoli dell’antica Menfi.
Di grande suggestione è il vasto centro storico (al-Fustat), delimitato da otto porte monumentali, tra cui spiccano le splendide Bab al-Nasr, Bab al-Futuh e Bab Zuwaila (fine XI secolo).
Numerosi i luoghi di culto, risalenti a epoche differenti, che rivestono un ruolo di grande peso per la storia dell’Islam, dall’antichissima Ibn Tulun, austera moschea eretta tra l’876 e l’879, alle trecentesche Aq Sunqur e Madrasa di Hasan. Particolare attenzione merita la moschea di al-Azhar, alla quale è annessa l’omonima Università religiosa fondato nel 970. L’ateneo più antico e più autorevole del mondo islamico.
Preziosi palazzi testimoniano il passato della città.
Tra questi il più importante è il Beshtaq, del 1334. Estremamente pittoresca, infine, la zona commerciale di Khan al-Khalili, dedalo di viuzze storicamente destinato a bazar. Ubicata sulla sommità di un colle, nella parte orientale del centro storico, la Cittadella accoglie alcune moschee e il forte.
All’estremità opposta della città si trova l’Università del Cairo, fondata nel 1919.
Il Museo copto, si trova in un edificio dell’antico quartiere del centro storico ancor oggi abitato dalla minoranza cristiana e ricorda la storia della popolosa e importante comunità copta.
CENNI STORICI
Il nucleo originario della città de Il Cairo fu Al-Fustat accampamento arabo eretto nei pressi di un forte romano.
L’instaurazione di un potere autonomo a opera dei Fatimidi portò nel 969 alla fondazione di una nuova città, chiamata Al-Qahira (la vittoriosa), sito del Cairo odierno. Oltre alla cinta muraria e alle tre porte fatte erigere dai Fatimidi, risalgono a questo periodo le moschee di Al-Azhar e di Al-Hakim.
Sia gli Ayyubiti sia i Mamelucchi scelsero Il Cairo quale capitale del loro regno, arricchendola di edifici, soprattutto religiosi.
Nel 1517 la città passò sotto la dominazione ottomana proseguita sino al 1798, anno dell’occupazione francese a opera di Napoleone. Nel 1801 fu restaurato il governo ottomano e quattro anni dopo il potere venne conquistato da Muhammad Alì che fece costruire la moschea che porta il suo nome.
I finanziamenti concessi dalle nazioni straniere per costruire il canale di Suez posero l’Egitto sotto l’influenza coloniale.
Dalla fine del XIX secolo fino al primo dopoguerra, il paese fu governato dalle autorità britanniche, pur rimanendo formalmente sottoposto alla sovranità ottomana.
Ottenuta l’indipendenza nel 1922, Il Cairo ha conosciuto un momento di enorme sviluppo demografico nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali e, anche grazie al ruolo svolto dal paese in politica estera negli ultimi decenni, ha recuperato l’antico prestigio sul mondo musulmano.