gtag('config', 'UA-84322259-1');
Situata su di una collinetta al centro di Enna – e dell’intera isola siciliana – a 950 m. sul livello del mare, la Torre di Federico presenta più di un aspetto misterioso. Essa non è collegata a presunte apparizioni di fantasmi, a dantesche vicende di belle dame malmaritate o imprigionate, ne tanto meno a favole di tesori sepolti nei dintorni.
Nessuno insomma dei classici ingredienti che ampliano il fascino storico-architettonico di qualunque castello europeo.
Il mistero che circonda la Torre ennese è invece comune a tanti altri monumenti dell’età antica e della preistoria perfettamente orientati con i punti cardinali geografici e con le principali ricorrenze astronomiche stagionali, i solstizi e gli equinozi.
Attribuita al grande imperatore svevo, poco prima della metà del 1200 – ma secondo altri studi, riconducibile al figlio e successore Manfredi, dopo il 1250 – si presenta come una torre di forma perfettamente ottagonale. E’ circondata da un recinto in pietra anch’esso ottagonale di cui rimangono però pochi resti.
Ognuno dei suoi lati misura poco più di 7 metri e 5 centimetri, è suddivisa in tre livelli (pian terreno, più due piani) e l’altezza complessiva risulta di 27 metri e 30. Anche se l’aspetto esterno della torre appare molto essenziale e spartano, tuttavia soltanto due delle otto facce sono cieche, mentre tutte le altre presentano finestre o feritoie che ne tradiscono la funzione anche e soprattutto militare.
I primi due livelli, pian terreno e primo piano, sono ovviamente ricoperti da un tetto “ad ombrello” i cui gotici “cordoloni” terminano su mensole fissate a metà muro o anche su semicolonne (al primo piano) con i tradizionali ornamenti vegetali. Al di sotto del pavimento del pian terreno – ricoperto da una moderna copertura di vetro – è visibile un’antica cisterna ancora inesplorata.
Nella parete ovest – sud-ovest, è inserita una scala a chiocciola di 98 gradini tramite la quale si accede ai piani superiori. Questa scala è stata restaurata in tempi moderni dopo che nel XVIII secolo venne volutamente demolita. Pare infatti che dopo il suo abbandono la Torre fosse diventata meta di furtivi incontri amorosi e le autorità ecclesiastiche di allora presero dunque una decisione così estrema.
In origine tuttavia doveva avere una copertura, poichè nel muro che è rimasto sono ancora rimaste quattro mensole. Estremità di altrettanti costoloni gotici volti evidentemente a sorreggere un tetto probabilmente di stile e forma analogo agli altri due sottostanti.
Un esperto di castelli svevi, l’Agnello, propose l’idea che il tetto originario fosse una cupola emisferica con un foro al centro affinchè potesse servire come osservatorio astronomico. Ma gli studi architettonici successivi che hanno tra l’altro identificato in un grosso frammento quel che resta della chiave di volta originaria hanno teso a smentire questa ricostruzione.
Tuttavia più di uno studioso rimane dell’idea che la funzione – e la stessa finalità costruttiva – della Torre di Federico andasse ben oltre i semplici scopi militari, e potesse essere utilizzata anche per osservazioni astronomiche e rilevamenti geografici. La posizione strategica della Torre è stata infatti evidentemente ben studiata per dominare con lo sguardo l’intero territorio circostante, non solo la città di Enna.
Nelle giornate più chiare è infatti possibile scorgere ad occhio nudo i tre mari siciliani (Mediterraeo, Jonio, Tirreno) oltre naturalmente all’Etna ed agli altri rilievi principali.
Questo anche perchè la torre si trova a poche centinaia di metri dal centro esatto dell’intera Sicilia, corrispondente al sagrato della poco distante Chiesa di Montesalvo, un luogo alcune decine di metri più basso, ai piedi della collinetta, e dunque per tanti motivi meno adatto all’edificazione della struttura.
Il primo enigma è dunque proprio questo.
In un’età come il secolo XIII nel quale non esistevano i satelliti, in cui le mappe geografiche erano ancora rozze e imprecise e perfino la stessa bussola aveva appena fatto la sua comparsa in Europa, chi e come fra i geografi al seguito dei sovrani svevi era riuscito a stabilire con un “errore” (sicuramente voluto) di poche centinaia di metri il centro dell’isola più grande del Mediterraneo ?
Non sono molti i monumenti svevi – chiese e castelli – di forma ottagonale. In Puglia oltre al famosissimo Castel del Monte esiste per esempio una torre simile anche nella Chiesa di San Michele del Gargano. Tuttavia dal punto di vista strettamente strategico e militare, riuscire a difendere dagli assalti una torre di forma ottagonale era un po’ più difficile rispetto ad una perfettamente cilindrica, poichè nel primo caso gli angoli potevano togliere un certo margine di visuale agli arcieri, specie se tiravano dalle feritoie, mentre nel secondo caso la “linea di tiro” era letteralmente “a tutto tondo”.
Proprio in quegli stessi anni in cui venne edificata la Torre di Enna, altri castelli in Sicilia e nei domini di Federico II venivano costruiti con torri perfettamente cilindriche, come ad esempio quelle del Castello Ursino a Catania, secondo stili e tecniche ereditate direttamente dalle fortezze arabe. Dunque non sarebbe stato difficile agli esperti architetti (o “protomagistri”) di Federico II costruire anche ad Enna una torre di forma circolare ammesso che le uniche finalità fossero state unicamente quelle militari e difensive. Evidentemente altri motivi, forse più importanti, fecero optare per un’architettura ottagonale, anche a costo di penalizzare, perlomeno in teoria, le priorità strategiche.
La divisione dello spazio geografico ed astronomico in otto parti – rappresentata nella geometrica e architettonica forma ottagonale – è un concetto molto antico risalente all’antica civiltà megalitica sorta in età preistorica soprattutto nel versante atlantico dell’Europa (dalla Penisola Iberica fino alle Isole Orcadi a nord della Scozia).
Numerosi monumenti di pietra, soprattutto di forma circolare, come Stonehenge e Newgrange, rappresentano questa ripartizione elaborata secondo alcuni studiosi in un vero e proprio calendario annuale poi ereditato dai Celti nella loro religione.
Alle quattro ricorrenze astronomiche principali – i solstizi d’estate e d’inverno e gli equinozi di primavera e d’autunno – i sacerdoti megalitici avrebbero in sostanza aggiunto altre quattro ricorrenze annuali intermedie corrispondenti al “Calendimaggio” (Beltane), alla “Notte di mezza estate” (31 luglio-1 agosto, Lammas), “Ognissanti” (Samhain, 1° novembre), e la “Candelora” (Candelmas, 2 febbraio).
undefinedundefinedundefinedundefinedundefinedundefinedundefinedundefinedundefinedundefinedundefined
di Ignazio Burgio dal sito Catania Cultura
STORIE DAL MONDO Per la chiesa ortodossa la Pasqua è la festa più importante del…
LEGGENDE Nel New Messico, a Santa Fe, vi è un bell’esempio di architettura gotica: la cappella…
LUOGHI STORICI - STATI UNITI Alcatraz è un'isola situata nella baia di San Francisco. In…
STORIA DEI POPOLI Afrikaner (boero) è il termine con cui si designano i discendenti degli…
SIMBOLOGIA Radicato nella terra, ma con i rami rivolti vero il cielo, l’albero è l’immagine…
View Comments
Bell'articolo :-).
Qui c'è lo studio completo:
https://www.youtube.com/watch?v=5sxYZLkAhyk&t
https://www.youtube.com/watch?v=taRQSYXxow8&t
grazie !!!
Hi every one, here every one is sharing such experience, so it's pleasant
to read this website, and I used to go to see this web site everyday.
We're a group of volunteers and opening a new scheme in our
community. Your web site offered us with valuable information to work on. You've done an impressive job and
our whole community will be thankful to you.
For a improved overview of their games, have a appear at this
page.
Also visit my web blog :: slime.work
I have read several good stuff here. Certainly worth bookmarking for revisiting.
I wonder how so much effort you place to create one
of these great informative website.
An interesting discussion is definitely
worth comment. I believe that you ought to publish more on this topic, it may not be a taboo matter
but generally people don't discuss such topics. To the next!
All the best!!
There is definately a lot to learn about this subject.
I really like all of the points you made.
It's in point of fact a great and useful piece of information. I am satisfied that you
shared this useful info with us. Please keep us
informed like this. Thank you for sharing.
If you desire to obtain much from this article then you have to apply these techniques to your won web site.
Have you ever considered creating an e-book or guest
authoring on other blogs? I have a blog centered on the same topics you discuss
and would really like to have you share some stories/information. I know my readers would appreciate your work.
If you're even remotely interested, feel free to send me an e-mail.