VIVERE NELL’ANTICO EGITTO
L’alimentazione della popolazione dell’antico Egitto era molto semplice. Pane e birra costituivano anche la paga con cui i faraoni compensavano gli operai, dato che il denaro non esisteva.
Si mangiava anche moltissimo pesce, sia d’acqua dolce che salata: carpe, pesci fato, muggini, anguille. Dall’allevamento e dalla caccia nelle paludi venivano anatre, oche piccioni, quaglie e pellicani con le relative uova. Si consumava poi carne suina e ovina, più raramente quella bovina. La carne era cucinata lessa, arrosto o allo spiedo. La dieta era integrata con latticini, verdura e frutta.
Gli egizi consumavano tre pasti al giorno, la cena era quello principale.
A tavola non usavano né coltello (che però esisteva) né forchetta (che era del tutto sconosciuta): il cibo veniva portato alla bocca con le mani. Pentole e padelle erano di coccio, piatti, ciotole e bicchieri di terracotta, tuttavia i re e i cortigiani a volte avevano servizi da tavola anche d’oro o d’argento. Il pasto si consumava accomodati su stuoie e cuscini.
Nel Nuovo regno, i rappresentanti dei ceti elevati introdussero la moda di sedersi su sedie davanti a tavoli alti. Nelle case dei ricchi il cibo era servito da numerose domestiche e da giovanetti e non mancavano la musica e le affascinanti danzatrici.
Come detto il pane rivestiva un ruolo fondamentale nell’alimentazione.
Era cotto all’aperto, in forni d’argilla che si trovavano nei cortili delle case, poi consumato al naturale o arricchito con grasso e uova, oppure addolcito con miele e frutta. Vi erano anche focacce, sulle quali si poteva spalmare il miele o una specie di marmellata di datteri.
Purtroppo nel pane vi erano quasi sempre ingredienti sgraditi: sabbia, pietruzze e insetti. La fine sabbia del deserto non si poteva evitare così si mescolava alla farina e produceva una precoce erosione dei denti.
Il pane che si preparava nel III millennio a.C. era molto simile a quello tradizionale, rotondo che viene fatto ancora oggi dai contadini dell’Alto Egitto e che si chiama aysh sham o pane del sole.
Sulle tavole dei faraoni, oltre al pane, c’era il ful medames, il piatto nazionale egiziano; si trattava di piccole fave lessate per ore e insaporite con olio e aromi vari.
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