VIVERE NELL’ANTICO EGITTO
L’architettura egizia non è uno stile, ma un insieme di stili che differiscono nel tempo ma con alcuni punti in comune.
Le tombe dei faraoni delle prime dinastie, costruite ad Abido e Saqqara, imitavano la struttura dei palazzi o dei templi.
Il gran numero di ceramiche e oggetti in pietra, in avorio e in osso intagliato rinvenuti attestano l’elevato livello di sviluppo artistico e artigianale dell’Egitto dell’Antico Regno.
La scrittura a geroglifici, con cui si esprimeva la lingua egizia, si trovava allora nello stadio iniziale della sua evoluzione.
Durante la III dinastia, l’architetto Imhotep costruì per il faraone Djoser a Saqqara, nei pressi della capitale Menfi un intero complesso funerario. Il complesso era composto da un gruppo di templi, di edifici e dalla grande piramide a gradoni nella quale fu deposto il corpo del re. Quest’ultima è forse il più antico esempio conservatosi di architettura monumentale e una delle prime versioni della tipica piramide egizia.
Le piramidi di Giza, in cui furono sepolti i regnanti della IV dinastia, testimoniano la perizia ingegneristica degli architetti egizi, capaci di edificare monumenti che sono ancora oggi considerati fra le meraviglie del mondo.
La grande piramide di Cheope raggiungeva originariamente l’altezza di centoquarantasette metri. Era formata da circa 2.300.000 blocchi di pietra del peso medio di 2,5 tonnellate ognuno.
Oltre che dalla piramide, ogni impianto funerario era costituito da un tempio a valle, una strada d’accesso e un tempietto o una cappella in cui venivano celebrati i riti religiosi in onore dello spirito del faraone.
Intorno a Giza si sviluppò una necropoli formata da numerose mastabe. Erano tombe a tronco di piramide, con tetto piatto e pareti a scarpata, chiamate così per la loro somiglianza con le panche allora poste di fronte alle case.
Le mastabe erano riservate ai membri della famiglia reale, agli alti ufficiali, ai cortigiani e ai funzionari. Per la maggior parte avevano un pozzo perpendicolare che conduceva alla camera funeraria, contenente la mummia e il corredo funerario.
In epoche successive, alla tomba costruita in conci di pietra subentrò un’altra tipologia, quella della sepoltura scavata direttamente nella roccia.
Dalla disposizione delle tombe di Giza e Saqqara si deduce il modello urbanistico al quale i costruttori si erano ispirati.
Poco si conosce invece dell’architettura domestica dell’Antico Regno, poiché le abitazioni comuni e i palazzi erano costruiti in adobe (impasto di argilla o paglia e sabbia) e non si sono conservati.
Le testimonianze più interessanti sui costumi e le condizioni di vita degli antichi egizi derivano quindi dai templi e dalle tombe, realizzati in pietra e destinati a durare.
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